Formato libro 17x24 cm
Carta alto spessore di 85 gr/mq
Copertina e sovraccoperta plastificata
Cucitura a filo-refe
Pagine 464
ISBN 9788894220315
Stampa Cecom – Bracigliano (Salerno)
Luglio 2017
È alle stampe un ulteriore lavoro del
sottoscritto che fa seguito ad altre due
pubblicazioni edite rispettivamente nel 2003
e nel 2006, aventi per oggetto ricerche
storiche su Acerno (un paese del Sud)
relativamente al Settecento e
all’Ottocento. Anche questo volume ha un
contenuto storiografico nel senso che sono
state effettuate ricerche su alcuni periodi
storici più brevi o su aspetti particolari
che vanno, però, ad integrare quanto già
pubblicato o, quanto meno – anche se
rilevato dalla più recente cronaca locale –
funzionali alla conoscenza della “storia”
del paese.
È il caso di ricorrenze od
evenienze, che sono oggetto di
considerazioni giornalistiche da parte di
chi scrive o “resoconti” di impegni da lui
assunti – anche nella veste di parroco e di
dirigente scolastico – nell’ambito della
“vita” cittadina; essi, qui, sono
raggruppati per temi indipendentemente dalla
data di pubblicazione.
Il volume comprende, però, anche ricerche di
un certo rilievo, sia in campo ecclesiastico
che civile: Acerno è stata centro diocesi e
feudo autonomo almeno a partire dall’XI
secolo.
Preponderante è stata, però, la
ricerca relativamente alla presenza
ecclesiastica, che ha lasciato una
documentazione eccezionale attraverso le
Relationes ad Limina dei vescovi (= a
partire dal 1535 al 1797) e gli “spogli”
degli stessi; in campo civile, poi, notevole
rilevanza è stata data all’organizzazione
amministrativa e, in particolare, al periodo
che va dal 1840 al 1860, riguardante cioè
l’ultimo ventennio del Governo Borbonico.
Dall’esame di tali documenti emerge
– si crede – la condizione di un paese
difficile da governare ed, anche per questo,
avviato verso un costante declino,
nonostante l’affermarsi di momenti di
prosperità, verificatisi anche in tempi
recenti; ci riferiamo al risorgere del
fenomeno turistico, alla creazione di
istituzioni di vario genere (= scuole,
centri di accoglienza, di assistenza, ecc.),
che avrebbero potuto concorrere alla
stabilizzazione di un processo economico e
sociale, come avvenuto in qualche altro
Comune del circondario.
Il volume, infine, contiene – in
“Appendice” – alcuni articoli di contenuto
diverso; in particolare approfondimenti del
pensiero di Antonio Genovesi, editati
principalmente in occasione del
tricentenario della di lui nascita e di un
convegno, tenutosi ad Acerno, sulla
biodiversità, durante il quale frequenti
furono i riferimenti alla di lui opera.
Il suo ricordo, in questa sede,
vuole essere un modesto omaggio a chi ebbe
il compito di riformare la Scuola
Napoletana. Da quella riforma scaturì la
creazione di ventuno “scuole minori” da
istituire nell’ambito del Regno; ebbene, al
Principato Citra ne fu assegnata una sola:
essa fu attribuita ad Acerno!