Ogni essere umano avverte il bisogno irrefrenabile, con linguaggi vari,
di raccontare e tramandare ai posteri
sentimenti ed emozioni che hanno
attraversato la propria esistenza, infatti,
per questo lavoro ho prediletto il canale
della poesia che è depositaria del proprio
essere in quanto espressione del proprio
operato.
Si scrive per fermare il fremito sfuggente
che attraversa il nostro pensiero, il nostro
dolore o la nostra gioia, con la capacità di
promuovere, con parole, la libertà di
pensiero che volge all’orizzonte del nostro
sguardo e ci permette di inseguire le
avventure dell’anima che ci accomunano o ci
rendono diversi in luoghi e in paesaggi
identici.
I miei componimenti sono scaturiti da una
ricerca incessante e affannosa di un lembo
di speranza in cui sostare, nonostante le
vicissitudini straordinarie che hanno
segnato la mia esistenza.
Scrivere poesie è sentirsi leggeri, liberi
da ogni schema mentale, da ogni convenzione
sociale e da ogni catena, visibili o
invisibili; con la poesia la propria anima
si placa e si raggiunge la pace del cuore
con sublimi momenti di grazia.
Il dolore, la fede e la speranza che da
alcune poesie trapelano sono state il fluido
conduttore e inarrestabile del mio Io
intrinseco che mi ha spinto ad esternare i
miei sentimenti.
Il dolore che trapela da alcune mie poesie
non è stato un dolore sterile, un dolore che
distrugge, che isola, che rende diversi
dagli altri, ma è stato ed è un dolore che
fortifica, che fa sentire più vivi, più
veri, più autentici e migliori in un certo
senso.
Per questo mio libro di poesie ho trascorso
notti insonni nell’intento di far rivivere
sulla carta le mie parole che trasmettono
sensazioni profonde, perché i sentimenti e
le emozioni, insite nei miei versi, sono la
molla del contatto e della capacità di
portarsi lontano nel tempo e nei luoghi.
Per la redazione di questa raccolta di
poesie ho profuso il meglio delle mie
energie e auspico che siano, per le
generazioni presenti e future, un veicolo di
apprezzamento per ogni opera che sappia
esprimere gioia e dolore in modo intenso.
La cosa straordinaria e meravigliosa del mio
pathos
è che m’ha lasciata intatta la capacità di
amare il prossimo e m’ha fatto sentire
partecipe dell’intero universo
trasportandomi in altre dimensioni e
lasciando in me ampio spazio alla vita e
alla speranza; tuttora, nonostante tutto,
dentro di me, sono ancora la bambina che
continua a sorridere e a sognare.