PRIMAVERA
Desiata primavera briosa, qual
leggiadra donzella
danzante, in innovati verdeggianti
campi colorati,
tu sopraggiungi sempre allegra,
dondolandoti
con vispi occhi in tuo faccino
fresco e profumato.
Ti esibisci in vaporosi leggeri
abiti variopinti
e t’adopri a dissipar tenebrose nubi
invernali,
conquistando cuori speranzosi di
caldo solare,
dopo innevate tormente e uggiosa
malinconia
che li han pervasi con tristi
sgomenti pensieri.
Intrecciando, con fior odorosi, tuoi
lunghi capelli
regali a intorpiditi viandanti
innovate speranze,
bramando, in cuor ritemprati, rosei
domani e
bandendo fiacchezza di remoto
inverno tediato.
Spifferando con foga spumeggiante
aria leggera
ammanti spiriti d’infreddoliti
corpi, lieviti idee,
bandisci sfibranti sospiri
vagheggiando assolate ore
di estivi dì che allegrano cuori e
animi appagano.
Novelle rondini, garrendo, volano
con ali corvine,
esibendo candido petto conquistano
l’azzurro cielo,
saziando bramosi sguardi di bimbi,
posandosi
divertite sugli ancor rugiadosi
tetti delle case.
IMMOTIVATE
PAURE
Il miagolio dei gatti, il cigolio
del soffitto
e l’interminabile sequenza degli
incubi
si fondono tutti in unico lamentoso
suono;
insensibili ombre minacciose si
agitano
nel buio fitto della notte della mia
camera.
Il mio cuore pavido si ferma e poi
sussulta
a continui scricchiolii dei longevi
mobili
che, in lugubre circolo, si mettono
a danzare.
Nulla posso, non respiro più, tutto
si muove
intorno a me e il freddo torpore mi
possiede…
Immobile, avverto giganteschi passi
incerti,
la mia mente si agita in sconvolti
pensieri,
cerca un appiglio, volgo lo sguardo
intorno,
le sinuose pareti, in quattro, si
chinano a me
in un lugubre, simultaneo sinistro
evento e
tutto mi sembra un’opprimente
congiura che
nel nulla svanisce, con l’aprirsi
della porta:
E’ la mia adorata sorellina,
intimorita, che
mi chiede, supplice, di poter
dormire con me.
MIO RAGGIO
DI SOLE
Non soltanto lugubri tempeste di
dolore,
non soltanto ricordi di morti
agghiaccianti
hanno trapassato la mia angosciante
vita,
anch’io, per fortuna, ho il mio
raggio di sole.
Si! Il mio magnifico raggio di sole!
Profondi occhioni neri, benefico
sorriso,
vellutati riccioli bruni di dolce
bambino,
fiduciosi, caldi, innocenti teneri
abbracci,
affettuosi nomignoli vari hanno
scandito
il tempo del crescer tuo ed
esistenza mia
di cui tu sei unica mia scintillante
stella
che ha alleviato il mio penoso
lacrimar.
Magnanimo Dio che, dopo tanto patir,
di me pietà ha avuto: un altro bel
fiore,
dopo reciso il primo, donarmi ha
voluto;
bocciolo che profumato hai i miei
giorni,
unico scopo di mio affannoso
respirar.
Mio raggio di sole, grazie d’esser
nato!…
Altri sogliono nomar te Peppe
Antonio,
per me hai soltanto un nome: amore
bello ! ...
Tu, anima mia, vita mia, angelo mio,
mondo mio, tutto mio, mio gelido
cuore
hai saputo, con tanto amor tuo, far
ripulsar.
Non avevo presente, tu m’hai dato
futuro,
non avevo sogni, tu m’hai dato
certezza.
Tua gioiosa vita, eppur con mia si è
fusa,
unica cosa bella della mia nulla
esistenza;
tu, mio conforto, mi doni abbracci e
coccole,
tu sol vigore, tu seme di mia
innovata vita,
soltanto con te il mio sangue
addensato
ha ripreso a distribuir nutrita
linfa vitale.
Sei tu il mio globale Universo
infinito
in cui si spande l’aura dei miei
pensieri
che tutti, all’unisono, confluiscono
a te;
copiosi voti e preghier potranno mai
bastar,
per ringraziare il benevolo Signor
che amar
sa tutti e qual sublime dono ti
concesse a me? |
ANGELO CUSTODE
Pur narrato mi è stato, in
pargoletta età,
che mai solitudine mi avrebbe
divorato
perché, in simbiosi, camminato avrei
col mio fedele Angelo Custode,
porgendomi in ascolto a sua parola.
Ho sì beneficiato di tal racconto,
da quel dì mai più mi son sentita
sola
suprema forza, coraggiosa, m’ha
forgiato
dissipando paura da mia infantil
mente,
mai più notturne ombre percepite
in tempo trascorso in stanza oscura
priva d’ogni lume o singola candela.
Avverto sublime presenza d’Angelo
bianco
che di notte illumina il mio vivere,
vedo le sue candide ali girarmi
intorno
gli parlo, piango affannosamente,
gli racconto le punizioni ricevute,
mi ascolta senza interruzioni, mi
conforta.
Senza chiedermi giammai tornaconto
protegge mio aspro cammino nella
vita,
mi conduce per mano, mi spiana la
strada
che a narrar sembra fiabesco
racconto.
Adorna la mia vita con saggi
consigli
se s’allontana mi manca sua
presenza,
lo imploro, celermente torna a me,
se son prostrata mi tiene compagnia.
Nel buio dello spavento più
assoluto,
se per qualche problema resto desta
sta adagiato accanto al mio cuscino,
mi par sentire suo alito in sulla
testa.
Mai orfana m’ha lasciato il mio
Angelo,
la mia vita travagliata ha richiesto
sua generosa incessante presenza.
Tutti abbiamo un Angelo Custode,
Dio, in necessità, ode nostro
lamento,
a ciascuna creatura l’ha assegnato,
per assicurarci Suo costante
intervento.
CIELO STELLATO
Miriadi di scintillanti stelle
sfolgorano
nel cielo che sovrasta il mio
Universo,
singolarmente le odo bisbigliar, in
coro
mi parlano, ascolto lor voci
armoniche.
Mi narrano vicende del Cosmo:
del genere umano natural
imperfezione,
la spicciola povertà, i dolorosi
tormenti,
le gioie infinite, le esorbitanti
ricchezze,
le sicure preghiere, le allettanti
speranze.
Mi giungono melodiosi i canti di
uccelli,
il taciturno e soave interloquir dei
pesci,
il tumultuoso sciabordio di mari e
oceani,
il penetrante profumo di variopinti
fiori.
Ascolto legger sibilo del vento, il
fruscio
di fronde delle savane,il gorgoglio
di dolci
acque, comprendo linguaggio di
animali e
vellutato batter d’ali di Angeli
paradisiaci.
Gran schiera di Cherubini mi danza
intorno,
valli sconfinate mi donano silenzio
infinito,
Sole e Luna rivaleggiano a ravvivare
tutto;
valuto celestial equilibrio tra
Cielo e Terra,
sensazioni novelle mi traforano
sconcertata.
Qual dipinto aquilon, spinto da
tenue vento
volo leggera leggera, tra
evanescenti Cieli,
verso l’alto, più in alto, più in
alto del Sole,
supero i miei limiti, intendo tempo
indefinito,
compartecipe, inebriata, d’Universal
Mistero,
troppo vasto e profondo, per aver
compendio
in delimitata comprensione umana.
Mi sveglio: è stato semplicemente un
sogno,
oltremisura bello, per aver solida
tangibilità! |